Programma Formativo

Il programma formativo del Dottorato di Ricerca di Interesse Nazionale in Scienze del Patrimonio Culturale prevede, oltre all’attività di ricerca funzionale all’elaborazione della tesi, una serie di attività didattiche e scientifiche  approvate dai tutores che i dottorandi sono tenuti a seguire e/o possono svolgere: relatore o uditore a convegni e seminari esterni al Dottorato; attività di tutorato agli studenti iscritti ai corsi di laurea e di laurea magistrale, nonché attività di didattica integrativa per gli insegnamenti di cui sono titolari i docenti membri del curriculum di riferimento; attività di alta formazione all’interno di laboratori o di infrastrutture di ricerca; attività di formazione transdisciplinare (perfezionamento linguistico; perfezionamento informatico; perfezionamento nella gestione della ricerca e della conoscenza dei sistemi di ricerca europei e internazionali, nella valorizzazione e disseminazione dei risultati, della proprietà intellettuale e dell’accesso aperto ai dati e ai prodotti della ricerca, nei principi fondamentali di etica, uguaglianza di genere e integrità); ulteriori esperienze di ricerca in Italia e all’estero.

La didattica frontale, e lo studio personale ad essa connesso, sono riservati alle iniziative promosse dal curriculum di appartenenza di ogni dottorando e sono suddivise in lezioni, seminari e insegnamenti, per questi ultimi è prevista una verifica finale.

Le attività formative dovranno essere riportate di anno in anno, a cura dei dottorandi, in un apposito registro personale, la cui vidimazione è demandata ai rispettivi tutores o ad altri membri del curriculum di appartenenza da essi delegati.

Il passaggio d’anno (dal primo al secondo e dal secondo al terzo) di ciascun dottorando avviene in seguito all’esposizione dello stato di avanzamento delle sue ricerche, nel corso di incontri seminariali programmati annualmente nell’ambito di ogni curriculum, alla presenza dei dottorandi di tutti i cicli del curriculum suddetto e dei rispettivi tutores.

Attraverso i fondi per la mobilità a loro dedicati, i dottorandi sono tenuti a recarsi all’estero sia per svolgere ricerche in archivi, biblioteche e/o altre istituzioni, sia per seguire convegni e seminari attinenti al proprio lavoro di tesi.

Ogni curriculum organizza e gestisce in autonomia la propria offerta formativa, indicata nelle rispettive pagine del sito web. Le iniziative inter-curricolari valgono per tutti i curricula in esse coinvolte.

Ulteriori opportunità formative e di valorizzazione della ricerca

  • Competenze linguistiche: ai dottorandi che non siano in possesso di competenze linguistiche adeguate, vengono richiesti specifici programmi di perfezionamento (con particolare riferimento alla lingua inglese) con la possibilità di usufruire dei corsi offerti dal Centro Linguistico di Ateneo.
  • Competenze informatiche: riguardo a eventuali carenze nell’ambito delle abilità informatiche, i dottorandi possono avvalersi dei laboratori dell’Ateneo e delle strutture operative e scientifiche degli istituti di ricerca con i quali il Dottorato collabora.
  • Gestione della ricerca: nella formazione sono compresi anche aspetti specifici relativi non solo alla pianificazione di una ricerca (accesso alle fonti e loro archiviazione e contestualizzazione), ma anche riguardo alle indagini sul campo e ai loro risvolti più pratici (logistica, organizzazione etc.). Il Dottorato conta anche sulla collaborazione del personale del Dipartimento preposto alla gestione finanziaria dei progetti di ricerca, per la formazione sulla ricerca di finanziamenti.
  • Valorizzazione dei risultati della ricerca: contando il Dottorato su solidi rapporti con università e istituti di ricerca (nazionali e internazionali) di riconosciuto prestigio, la valorizzazione dei risultati della ricerca dei dottorandi passa, in primo luogo, attraverso la promozione della loro partecipazione a seminari e convegni (con relazioni e comunicazioni). I singoli curricula favoriscono inoltre la pubblicazione, da parte dei dottorandi migliori, di articoli su riviste scientifiche di particolare rilevanza nell’ambito delle rispettive comunità scientifiche di riferimento, con particolare riferimento a quelle di Classe A-ANVUR o a quelle indicizzate in Scopus e/o in WoS-Clarivate.
  • Didattica “intersettoriale”: le convenzioni che il Dottorato ha stipulato con enti di ricerca e imprese consentono di offrire ai dottorandi una didattica particolarmente originale e non sempre disponibile in un ambito accademico di area umanistica; in questo modo è possibile arricchire la didattica curricolare con le esperienze dirette degli studiosi coinvolti nei cicli seminariali.

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