Giulio Interlandi

Il progetto di ricerca del dottorando Giulio Interlandi verte sull’esposizione nell’era post digitale: innovazione esperienziale e gestionale per la preservazione, valorizzazione e la condivisione del patrimonio culturale.
La transizione digitale in atto investe diversi settori e rappresenta una fonte di opportunità, ma anche di debolezze, se non correttamente progettata e gestita. In ambito museale, l’applicazione di tecnologie digitali consente di creare nuove esperienze e di potenziare la gestione del museo (Ippolito, 2022). La tecnologia non deve, però, alterare l’esperienza, né centralizzare la gestione: la sua applicazione deve essere progettata seguendo i principi dello human-centred design e dello user experience design (Ren & Pan, 2022). Questo progetto di ricerca vuole analizzare lo stato dell’arte dell’innovazione digitale nella pratica espositiva delle mostre e dei musei ponendo attenzione all’uso del
digitale e delle tecnologie, alla diffusione e gestione del patrimonio culturale e locale di questi. L’obiettivo è quello di generare delle linee guida e progettare delle soluzioni espositive, diffuse, interattive e digitali da testare ed applicare a delle realtà locali (quali ad
esempio: Farm Cultural Park, Museo Riso di Palermo, Accademia di Belle Arti di Catania, e tante altre). Il framework metodologico di ricerca che si vuole applicare è quello della Design Research Methodology (Blessing & Chakrabarti, 2009), applicando nello specifico un approccio di Research through Design (Frayling, 1993) (Frankel & Racine, 2010), nel quale attraverso una ricerca di casi di studio e Grounded Theory comprendente studi etnografici sul territorio, sarà possibile progettare un output che può prendere diverse forme, da quella di prescriptive study che può prendere la forma di linee guida, best practice e tool, a quella della progettazione artistica per l’impresa.